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L'Editoriale (NN. 6-7-8-9 del 2012)

REGIONE: LA GIUNTA POLVERINI TRAVOLTA DAGLI SCANDALI

di Emilio Trevisan 

Gli elettori del Lazio dovranno tornare alle urne nel 2013: la Giunta regionale presieduta da Renata Polverini, dopo circa due anni e mezzo di sopravvivenza, è stata travolta dagli scandali e dall’inefficienza. I cittadini, già provati per i tagli indiscriminati nel settore sanitario e gli aumenti delle imposte a tutti i livelli, hanno assistito sgomenti all’esplodere di scandali come quello dei finanziamenti illeciti a gruppi politici. L’esempio più clamoroso del livello di degrado raggiunto è stato rappresentato dalla triste vicenda che ha avuto come protagonista principale - ma non unico - il Capogruppo del Popolo della libertà alla Pisana Franco Fiorito (detto “Batman”), che è stato arrestato. Malgoverno, incapacità, clientelismo emegalomania hanno accomunato il modo di governare la Regione dell’ex sindacalista dell’Ugl a quello che ha contraddistinto il Sindaco di Roma Gianni Alemanno. Il problema dei rifiuti non è stato affrontato (e la discarica di Malagrotta è prossima alla chiusura), i posti-letto negli ospedali diminuiscono, il sistema dei trasporti è al collasso, non si riescono a gestire le situazioni difficili (ricordate come venne affrontata l’emergenza-neve lo scorso inverno?). È forte l’esigenza di voltare pagina, i cittadini potranno esprimerla con il voto nei prossimi mesi. Nell’editoriale dello scorso numero avevamo duramente criticato la decisione del Presidente del Consiglio Mario Monti di bocciare la candidatura di Roma per le Olimpiadi del 2020. A distanza di qualche tempo, ci piace citare un articolo del giornalista Felice Diotallevi che contiene una notizia - passata quasi sotto silenzio - relativa alle Olimpiadi di Londra: “Questi dati dovrebbero rigirare fra le mani di chi si sconvolge alla possibilità di organizzare le Olimpiadi, come se dovesse essere una tragedia economica. I Giochi del 2012 risollevano la Gran Bretagna e la spingono fuori da una recessione lunga ben nove mesi. Nel terzo trimestre del 2012 il Pil d’Oltremanica mette a segno un rialzo dell’1%, registrando il tasso di crescita più consistente dal 2007. (…) A Roma si sarebbe potuto scommettere in un futuro migliore. Molte infrastrutture serviranno alla città di Londra per decenni e un punto di Pil in più vale già tutti i miliardi spesi e non coperti, se si giudica il solo parametro economico. Poi resta il successo culturale, sociale, mediatico”. Che dire di più? Resta il rammarico per una grande occasione perduta e il danno d’immagine per Roma e per l’Italia. Intanto una delle prime conseguenze della decisione di Monti è stato il blocco dell’iter per la realizzazione della linea D della metropolitana; i giornali - anche quelli romani - hanno dato pochissimo spazio alla notizia.

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